Siamo giunti al post che chiude il breve blog sull'elioscopio, ripercorriamo quindi con una sintesi ciò che abbiamo imparato su questo strumento astronomico, così da poter rinfrescare alcuni concetti e dare un quadro generale degli argomenti che sono trattati.
L'elioscopio è un dispositivo ottico che si adatta davanti all'oculare di un cannocchiale per osservare direttamente l'immagine del Sole (post_1). La sua origine va però rintracciata in un cannocchiale usato per proiettare su di un foglio di carta (post_2) ciò che si sarebbe visto dall'oculare, così da poter ricalcare a mano alcuni fenomeni come le macchie solari.
Questo tipo di cannocchiale è composto da diversi componenti e più lenti (post_3), prende anche il nome di "cannocchiale di Galileo", poiché fu proprio lo scienziato pisano a perfezionare primi modelli di strumenti ottici con potere d'ingrandimento, inventati dagli olandesi (post_9) (i cannocchiali) e riuscire nel 1610 ad osservare per la prima volta le macchie solari (post_4.1).
Il cannocchiale di Galileo, elioscopio seicentesco, non possiede un grande potere d'ingrandimento (post_5), così che negli anni, grazie al progresso tecnologico, si sono iniziati a produrre elioscopi come accessori esterni per i cannocchiali/telescopi, come quelli a tre prismi marchiati Clavé.
L'elioscopio è stato uno strumento rivoluzionario nel campo dell'astronomia poiché ha iniziato a dare una spiegazione scientifica di che cosa fosse il Sole, superando le rappresentazioni mitologiche (post_7). Si iniziò a parlare di Sole, fenomeni ad esso annessi e strumenti in libri e pubblicazioni (post_10), iniziarono a comparire rappresentazioni sui francobolli (post_18), nel mondo del cinema (post_12) per arrivare fino ai fumetti (post_21) e alle pubblicità (post_13). Anche il mondo dell'arte si è interessato al cannocchiale, oggi lo strumento è talmente radicato nella società da diventare simbolo del raggiungimento di obiettivi (post_6).
Da sempre per la produzione di elioscopi ci si è affidati al vetro (post_8) sfruttando le sue proprietà di solido amorfo (post_26), passando dai triplo prisma firmati Clavé (post_16) ai filtri solari prodotti da Baarder (post_11).
Nel mondo degli accessori ottici per telescopi (post_14), i filtri solari (evoluzione tecnologica dell'elioscopio) devono rispettare specifiche norme per la tutela degli utenti (post_23). Trasmettendo circa 1/100.000 della luce assorbita (post_15), richiedono comunque una particolare attenzione durante l'utilizzo (post_22), poiché una piccola distrazione può causare gravi danni irreversibili alla vista.
Numerosi sono i brevetti di elioscopi e filtri solari (post_17), come d'altronde lo sono i marchi che li producono (post_20).
L'elioscopio, il cannocchiale e i filtri solari hanno lasciato un segno nella storia in periodi differenti (post_24) portando ad una rivoluzione in campo astronomico, un mondo in continua evoluzione, ricco di concetti (post_27) e termini ad esso legati (post_19).