Philip Pullman, nel primo romanzo della trilogia Queste oscure materie, porta nel mondo del fantasy letterario uno strumento scientifico simile alla bussola: l'aletiometro, detto anche bussola d'oro. L'origine del suo nome deriva dalla parola greca Alétheia, possiamo quindi capire che l'oggetto in questione e realizzato in oro e possiede la funzione di portare l'utente alla conoscenza della verità. In tutto il mondo ne esistono solo 6 esemplari e la protagonista, Lyra, ne possiede uno poiché gli è stato regalato dal Maestro del Jordan College prima della sua partenza da Oxford. Indicando con degli aghi tre dei tanti simboli presenti sul quadrante, è possibile formulare delle domande allo strumento e, attraverso un quarto ago, ricevere le risposte desiderate. L'oggetto accompagnerà Lyra in un lungo viaggio verso l'Artico, il cui scopo è trovare alcuni bambini misteriosamente scomparsi. La protagonista riuscirà nella sua missione, portando in salvo i giovani scomparsi e scoprendo che erano stati rapiti al fine di effettuare terrificanti esperimenti su di loro. Il suo lungo viaggio e la buona riuscita del salvataggio dei bambini di Bolvangar sono stati possibili grazie ad altri personaggi che Lyra incontra lungo il suo percorso, ma soprattutto grazie alla funzione magica dell'aletiometro.
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