TELESCOPE, SUNSPOT and SOLAR FILTER
Come uno strumento ha rivoluzionato le conoscenze scientifiche, la scoperta delle macchie solari e la nascita dei filtri solari
giovedì 17 dicembre 2020
24 - Le Parole nella Storia
giovedì 10 dicembre 2020
23 - La Normativa
I filtri per l'osservazione diretta del Sole, indipendentemente dal fatto che essi possano essere elioscopi o filtri solari, devono rispettare severe norme al fine di tutelare la salute (nello specifico la vista) di chi utilizza tali strumenti.
Nello specifico si parla di:
normativa ISO 12312-2:2015 applicata a tutti i prodotti afocali destinati all'osservazione diretta del Sole.
I dispositivi così certificati possono essere riconosciuti perché devono recare su di essi il codice della norma, correlato di logo ISO.
correlato di certificazione
venerdì 27 novembre 2020
22 - Un manuale d'uso
L'uso del filtro solare prevede:
- Assicurarsi che il telescopio non sia già puntato in direzione del Sole
- Smontaggio del cercatore del telescopio, a meno che si si abbia a disposizione un filtro solare anche per questo elemento (questo passaggio è importante, poiché anche il cercatore puntato in direzione del Sole può portare a danni alla vista)
- Posizionamento del filtro solare davanti all'obiettivo del telescopio, al fine di poter osservare tramite l'oculare in tutta sicurezza
- Posizionamento del telescopio in direzione del Sole
- Finita l'osservazione del Sole, riposizionare il telescopio in una posizione di sicurezza (non in direzione della stella stessa)
- Rimozione del filtro solare dall'obiettivo (ed eventualmente anche dal puntatore)
in tutta sicurezza
giovedì 26 novembre 2020
21 - Nei Fumetti
Nella copertina possiamo vedere rappresentato Archimede pitagorico con lo sguardo rivolto verso il cielo, intento ad usare proprio il cannocchiale di Galileo, riprodotto fedelmente nel fumetto.
In questa scena è rappresentato Archimede Pitagorico nel momento di una delle sue scoperte, in particolare con il cannocchiale galileiano rivolto verso il cielo, pronto a rappresentare ciò che vede: non è noto se si tratti delle macchie solari (poco probabile data l'ambientazione notturna) o di osservazioni inerenti alla teoria eliocentrica copernicana
mercoledì 25 novembre 2020
20 - Il Marchio
lunedì 16 novembre 2020
19 - Elioscopio: l'abbecedario
- Astronomia: scienza di cui fa parte l'evaporimetro
- Baarder: tra le maggiori ditte produttrici di elioscopi
- Cannocchiale: primo strumento usato per l'osservazione delle macchie solari
- Divergente: tipo di lente usata da Galileo in funzione di oculare per l'osservazione del Sole
- Elio: primo elemento della parola "elioscopio", significa sole
- Foglio di carta: supporto su cui venivano proiettate le macchie solari per rappresentarle
- Galileo Galilei: l'inventore dell'elioscopio
- Herschel: gruppo ottico più usato per la realizzazione di elioscopi
- Ingrandimento: processo che aumenta le dimensioni di un oggetto a livello ottico, fondamentale per l'osservazione delle macchie solari
- Lunghezza focale: l'ingrandimento di un sistema ottico è dato dal rapporto tra la lunghezza focale dell'obiettivo e quella dell'oculare
- Macchie solari: ciò che è possibile vedere osservando il sole con un elioscopio
- Nubi: ciò che Galileo teorizzò di osservare durante lo studio delle macchie solari
- Oculare: lente o gruppo ottico che serve da interfaccia tra l'occhio dell'osservatore e la strumentazione ottica da utilizzare, compreso l'elioscopio
- Prisma: usato a gruppi di 3 o 5 elementi per la realizzazione di alcuni modelli nel passato
- Quanto d'azione: costante fisica per descrivere la ripartizione delle vibrazioni provocate dal calore di un corpo, Sole compreso
- Radiazione solare: è l'energia radiante emessa dal Sole nello spazio interplanetario
- Sole: soggetto dell'osservazione elioscopica
- Temperatura: la cui differenza sulla superficie solare identifica le macchie solari come regioni scure
- Universo: il complesso che racchiude tutto lo spazio e ciò che contiene, tra cui il Sole
- Vetro: principale materiale usato per la produzione di lenti elioscopiche
- Zacharis Janssen: olandese, tra i diversi padri del cannocchiale
domenica 15 novembre 2020
18 - I Francobolli
Set di 6 francobolli rappresentanti 6 fenomeni astronomici:
- $ 1.70 - Solar Eclipse
- $ 2.20 - Meteor Shower
- $ 2.90 - Comet
- $ 3.10 - Saturn Ring Tilt variations
- $ 3.70 - Sunspot
- $ 5.00 - Moon-Planet Conjunction
- Italia - 2 maggio 1983
Tiratura: 5.000.000
- Grenada (Caraibi) - 6 luglio 1973
Francobollo celebrativo del centesimo anniversario della "World Meteorological Organization"
17 - I Brevetti
Il funzionamento si basa sulla proiezione su di un foglio di carta dell'immagine solare, utilizzando un comune telescopio.
12 luglio 1975 (USA)
Multilayer solar filter reducing distorsive diffraction - Roger W Tuthill
Brevetto di un filtro per bloccare la radiazione solare dannosa per la visualizzazione diretta del Sole o per scopi fotografici.
Questo strumento impiega una pluralità di strati di pellicola di resina flessibile e trasparente.
28 agosto 1986 (USSR)
Spectrohelioscope scanning mechanism
- Игорь Федорович Никулин
Lo scopo di questo brevetto è migliorare la qualità dell'immagine del Sole. Questo meccanismo comprende due rotatori (1-2) con due prismi (3-4) fissati sui loro assi e montati davanti all'ingresso (5) e all'uscita (6) della fenditura spettrografica.
I prismi vengono ruotati in direzioni opposte, il che si traduce in una scansione dell'immagine osservata nell'oculare (10). La rotazione dei prismi in direzioni opposte migliora la qualità dell'immagine.
two-channel atomic light filtering technology
sabato 14 novembre 2020
16 - Anatomie
venerdì 13 novembre 2020
15 - I Numeri
Come sappiamo l'elioscopio nasce per l'osservazione del Sole, la cui distanza
(unità astronomica) dalla Terra varia da un minimo di circa 147 milioni di chilometri (perielio)
ad un massimo di circa 152 milioni di chilometri (afelio).
Per quanto riguarda l'elioscopio, i modelli più noti (prodotti da Clavé) possono avere 3 oppure 5 prismi per sfruttare la rifrazione e diminuire l'intensità luminosa del Sole.
L'elioscopio è stato sorpassato e sostituito negli anni più recenti dai filtri solari, che in media trasmettono una frazione di circa 1/100.000 della luce totale.
Le macchie solari risultano visibili all'osservatore poiché prendono le sembianze di macchie scure, questa differenza di colore è data da una differenza di temperatura: le macchie solari hanno una temperatura di circa 4000 kelvin, mentre le regioni circostanti raggiungono all'incirca i 6000 kelvin.
giovedì 12 novembre 2020
14 - La Tassonomia
mercoledì 11 novembre 2020
13 - La Pubblicità
Un'eventuale pubblicità per un elioscopio/filtro solare dovrebbe tenere conto di due aspetti fondamentali:
CARATTERISTICHE DELLO STRUMENTO
-indicare il diametro della lente del filtro solare; indicare il diametro dell'attacco dell'elioscopio al cannocchiale e la specifica degli oculari compatibili
-indicare la capacità di assorbimento luminoso dello strumento
-indicare il colore della lente e che effetto visivo produce in caso di un filtro solare
FUNZIONAMENTO E PECAUZIONI
-spiegare che l'elioscopio/filtro solare viene utilizzato per l'osservazione del Sole e non per altri astri
-specificare il potenziale danno alla vista che si può correre osservando il Sole senza filtri protettivi
martedì 10 novembre 2020
12 - Nel Cinema: Le Voyage dans la Lune (1902) - Georges Méliès
TRAMA: il congresso di astronomi decide di sparare una navicella sulla Luna, a forma di proiettile e con dentro gli astronomi stessi. La sonda arriva sulla Luna e si conficca nel suo occhio, provocandole una visibile irritazione. Una volta scesi i viaggiatori incontrano i "Seleniti", vengono catturati e presentati al loro sovrano. Riescono a scappare e a ripartire facendo cadere il proiettile verso la Terra, cadendo in mare e venendo poi riportati in porto.
lunedì 9 novembre 2020
11 - I Costruttori
martedì 3 novembre 2020
10 - I Libri
Monografia: Galielo GALILEI, Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari e loro accidenti, Roma: appresso Giacomo Mascari, 1613
Monografia: Bray R.J, Sunspots, London: Chapman and Hall, 1964
Articolo di periodico scientifico: Irastorza G, Towards a new generation axion helioscope, in "Journal of Cosmology and Astroparticle Physics", United States: IOP Publishing, giugno 2012
Articolo di periodico scientifico: Aparicio J. P, Sunspot Numbers and Areas from the Madrid Astronomical Observatory (1876-1986), in "Solar physics", Dordrecht: Springer Netherlands, novembre 2014
Articolo di periodico scientifico: Dafni T, An update on the Axion Helioscopes front: current activities at CAST and the IAXO project, in "Nuclear and particle physics proceedings", United States: Elsevier B. V., aprile 2016
venerdì 30 ottobre 2020
9 - Elioscopio: gli inventori
Il cannocchiale, in realtà, ha molti e troppi padri. Vanno citati tra i tanti l'ottico tedesco naturalizzato olandese Hans Lippershey, Zacharias Janssen (olandese), Giambattista Della Porta, Keplero e non può mancare Galileo Galilei.
Ciò che è sicuro è che l'invenzione dell'elioscopio è frutto proprio di Galileo Galilei. Il primo decennio del 1600 è un periodo di rilevante importanza per l'astronomia, diversi sono gli studiosi e progettisti (tra cui ottici) che cercano di dar vita a strumenti che possano permettere l'ingrandimento della realtà che ci circonda: a cavallo tra 1608 e 1609, piccoli strumenti per ingrandire le immagini erano in vendita a Parigi, Londra e Milano, è merito di questa proliferazione se si è arrivati alla realizzazione del cannocchiale.
L'elioscopio porta ad una rivoluzione sia nel mondo dell'astronomia che a livello di conoscenze scientifiche. Alcuni pionieri dell'osservazione telescopica eseguirono osservazioni del sole direttamente con il telescopio privo di qualunque protezione, procurandosi danni spesso irreparabili alla vista.
Galileo adottò invece un metodo inventato dal suo allievo Benedetto Castelli che consiste nel proiettare per mezzo del telescopio l'immagine del Sole su un foglio di carta situato a circa un metro dall'oculare. Il metodo, efficace e del tutto sicuro, permetteva così di disegnare con grande esattezza direttamente sul foglio le macchie solari. L'immagine così ottenuta era però specularmente invertita.
Galileo capì anche che era anche possibile osservare direttamente il Sole, ma solo ponendo una lente oscurata davanti all'oculare: l'elioscopio.
Il metodo della proiezione e l'elioscopio si diffusero velocemente nel mondo astronomico, Galileo, oltre ad aver apportato un'innovazione, osservando le macchie solari mise in dubbio il dogma aristotelico dell'immutabilità dei corpi celesti.
fonti 1 - 2
biografia Galileo Galilei
giovedì 29 ottobre 2020
8 - Elioscopio: analisi materica
L'elioscopio rappresenta una delle diverse lenti che posso far parte di un cannocchiale/telescopio.
Realizzato in vetro, presenta facce piane e parallele al fine di non alterare la direzione dei raggi luminosi trasmessi. Per attenuare la luminosità stessa del sole, queste facce venivano o affumicate oppure colorate.
Il vetro è un materiale utilizzato al giorno d'oggi negli ambiti più disparati, ad esempio: contenitore di fluidi (bottiglie per alimenti, boccette per profumi cosmetici, recipienti per soluzioni chimiche), vetri per serramenti ed infissi, display (smartphone, televisori e pc), elementi di arredo (sculture, lampadari e bicchieri come quelli prodotti a Murano), e tanti altri prodotti.
A differenza del passato, oggi in molti ambiti il vetro viene sostituito dalle plastiche trasparenti o colorate, ma in alcuni settori le sue proprietà sia fisiche che ottiche non possono essere rimpiazzate. Ne sono un esempio gli schermi dei telefoni, le lenti sia di occhiali che di attrezzature ottiche come telescopi, microscopi e binocoli.
Grazie all'acquisizione di nuove capacità tecniche lavorative (ad esempio il processo di tempra), alcune caratteristiche di questo materiale riescono ad essere modificate e migliorate.
Il vetro al giorno d'oggi può presentarsi come resistente agli urti, alle incisioni superficiali, allo sbalzo termico. Esistono anche lenti polarizzate (nel mondo dell'ottica) che appunto polarizzano le radiazioni solari.
mercoledì 28 ottobre 2020
7 - Il mito: Elio
L'elioscopio
è associato all'osservazione diretta del Sole e dei suoi fenomeni, come ad
esempio le macchie solari, già citate precedentemente per il contributo dato da
Galilei.
Nell'antichità il Sole era però osservabile solo ad occhio nudo e senza strumenti, data la sua importanza per la vita stessa ne derivarono diversi miti che cercavano di dare una spiegazione non scientifica al fenomeno.
Per tornare ad oriente utilizza una barchetta d'oro, una volta giunto a destinazione riposa nel suo magnifico palazzo
martedì 27 ottobre 2020
6 - Elioscopio: il simbolo
Jusepe De Ribera - LA VISTA (1614)
Bruegel il Vecchio - ALLEGORIA DELLA VISTA (1617)
CANNOCCHIALE SINONIMO DI DETERMINAZIONE (attuale)
In questa immagine digitale il cannocchiale rappresenta la determinazione a raggiungere un obiettivo: la capacità del protagonista di non perdere la sua attenzione e concentrazione dal profitto, obiettivo ancora lontano ma raggiungibile.
The Noun Project - ICONA CANNOCCHIALE (attuale)
CANNOCCHIALE COME GESTO (attuale)
lunedì 26 ottobre 2020
5 - Il principio fisico
IL CANNOCCHIALE GALILEIANO
In ogni sistema telescopico l’obiettivo (anche se costituito da più elementi, sia convergenti, sia divergenti) deve sempre essere complessivamente convergente.
Il cannocchiale galileiano consta di una lente convergente (piano-convessa o biconvessa), con funzione di obiettivo, e da una lente divergente (piano-concava o biconcava) in funzione di oculare. L’oculare viene a trovarsi prima del fuoco dell’obiettivo, a una distanza da detto fuoco pari alla distanza focale dell’oculare. Poiché le lenti convergenti sono, per convenzione, positive (o di potenza ottica positiva) e quelle divergenti negative (o di potenza ottica negativa), possiamo dire anche che la distanza tra obiettivo e oculare è pari alla somma algebrica delle loro distanze focali. L’oculare negativo intercetta i raggi convergenti provenienti dall’obiettivo rendendoli paralleli e formando così, all’infinito (posizione afocale), un’immagine virtuale, ingrandita e diritta. L’ingrandimento del sistema è dato dal rapporto tra la lunghezza focale dell’obiettivo e quella dell’oculare. Sebbene fornisca immagini diritte senza l’ausilio di dispositivi erettori, il cannocchiale galileiano presenta il grave inconveniente di un campo visuale estremamente ridotto (il che lo rende, nella pratica, inutilizzabile oltre la trentina di ingrandimenti).
ELIOSCOPIO HERSCHEL
giovedì 22 ottobre 2020
4.1 - ESTRATTO DI "Elioscopio ed astronomia: come uno strumento ha cambiato le conoscenze scientifiche"
ASTRONOMIA: ORIGINI
L'astronomia è una delle scienze più antiche, studiata da egizi e greci nell'area mediterranea, babilonesi, indiani e cinesi nell'oriente, fino ai maya e agli incas nelle Americhe. Durante il Rinascimento ebbe inizio la svolta conosciuta come rivoluzione astronomica, a cominciare dal lavoro di Niccolò Copernico, sostenitore del sistema eliocentrico. Il suo lavoro fu difeso, sviluppato e corretto da Galileo Galilei e Keplero.
L'esistenza della nostra galassia, la Via Lattea, e la comprensione che essa fosse un ammasso isolato di stelle rispetto al resto dell'Universo, fu provata solamente nel XX secolo, assieme alla scoperta dell'esistenza di altre galassie.
GALILEO
GALILEI (1564 - 1642): ELIOSCOPIO e la scoperta delle MACCHIE SOLARI
1. Nell’estate del 1609 Galileo Galilei venne
a conoscenza di alcuni occhialai olandesi che avevano realizzato un curioso
strumento ottico (il cannocchiale). Non appena conobbe i dettagli
costruttivi, Galileo si dedicò al perfezionamento dello stesso, riuscendo in
pochi mesi ad aumentarne il potere d’ingrandimento.
2. Nel 1610 riuscì
ad osservare per la prima volta le macchie solari.
L'osservazione delle macchie solari mise in crisi sia la secolare concezione
del Sole come astro perfetto sia l'immutabilità dei cieli, teorie sostenute
dagli aristotelici.
3. Nel marzo del 1613 Galileo pubblicò a Roma un resoconto delle osservazioni e riflessioni sulle macchie solari dal titolo “Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari e loro accidenti". Le macchie solari possono essere facilmente viste proiettando su un foglio di carta l'immagine del Sole osservata con un telescopio.
ASTRONOMIA: XX secolo
L'esistenza della nostra galassia, la Via Lattea, e la comprensione che essa fosse un ammasso isolato di stelle rispetto al resto dell'Universo, fu provata solamente nel XX secolo, assieme alla scoperta dell'esistenza di altre galassie.
mercoledì 21 ottobre 2020
4.0 - Elioscopio ed astronomia: come uno strumento ha cambiato le conoscenze scientifiche
ASTRONOMIA:
ETIMOLOGIA e DEFINIZIONE
L'astronomia (dal latino astronomĭa,
che a sua volta proviene dal greco ἀστρονομία
(astronomia) composta da ἄστρον (astron) “stella” e da νόμος (nomos)
“legge, norma”) è la scienza che si occupa dell'osservazione e della spiegazione
degli eventi celesti. Studia le
origini e l'evoluzione, le proprietà fisiche, chimiche e
temporali degli oggetti che formano l'universo e
che possono essere osservati sulla sfera celeste.
ASTRONOMIA: ORIGINE
È una delle scienze più
antiche e molte civiltà arcaiche in tutto il mondo hanno studiato in modo più o
meno sistematico il cielo e gli eventi astronomici: egizi e greci nell'area
mediterranea, babilonesi, indiani e cinesi nell'oriente,
fino ai maya e
agli incas nelle Americhe.
Questi antichi studi astronomici erano orientati verso lo studio delle
posizioni degli astri (astrometria), la periodicità degli eventi e
la cosmologia e quindi, in particolare
per questo ultimo aspetto, l'astronomia antica è
quasi sempre fortemente collegata con aspetti religiosi. Oggi,
invece, la ricerca astronomica moderna
è praticamente sinonimo di astrofisica.
- ASTRONOMIA: antecedente
all’invenzione del TELESCOPIO
I primi studi sulle stelle furono condotti a occhio nudo, come fecero in particolare le civiltà che vivevano in Mesopotamia, in Grecia, in Persia, in India, in Cina, in Egitto e in America centrale, che costruirono osservatori astronomici iniziando a esplorare la natura dell'universo. In realtà l'astronomia di quei tempi consisteva principalmente nel mappare la posizione di stelle e pianeti.
Da queste osservazioni si formarono le prime teorie sui movimenti dei pianeti e sulla natura del Sole, della Luna e della Terra, che inizialmente si pensava fosse al centro dell'universo. Questa concezione dell'universo era nota come sistema geocentrico, o sistema tolemaico, dal nome dall'astronomo greco Claudio Tolomeo. - ASTRONOMIA: BABILONESI,
EGIZI E GRECI
Di particolare importanza fu l'applicazione all'astronomia della matematica, che ebbe inizio con i Babilonesi, che fondarono le basi per tradizioni riprese successivamente da altre civiltà, mentre all'astronomia egizia si deve il perfezionamento del calendario.
Dopo i Babilonesi, significativi progressi astronomici avvennero in Grecia e nel mondo ellenistico, con l'astronomia greca volta alla ricerca di una spiegazione fisica razionale per i fenomeni celesti. Nel III secolo a.C., Aristarco di Samo stimò le dimensioni e la distanza di Luna e Sole, e fu il primo a proporre un modello eliocentrico del sistema solare, mentre nel II secolo a.C., Ipparco scoprì la precessione degli equinozi, calcolò le dimensioni e la distanza della Luna e inventò uno dei primi strumenti astronomici, l'astrolabio. Ipparco creò anche un catalogo completo di 1020 stelle, e la maggior parte delle costellazioni dell'emisfero boreale furono definite dall'astronomia greca.
- ASTRONOMIA: il
periodo del MEDIOEVO
L'astronomia, per lo più stagnante nell'Europa medievale, fiorì nel mondo islamico e in altri luoghi, portando alla nascita dei primi osservatori astronomici tra i popoli musulmani, ad iniziare dal IX secolo.
Nel 964, l'astronomo persiano Azophi descrisse per primo la Galassia di Andromeda, la più grande galassia del Gruppo Locale, nel suo Libro delle stelle fisse. Gli astronomi di quel periodo diedero molti nomi arabi tradizionali alle stelle, ancora oggi in uso.
La Chiesa cattolica romana diede un sostegno finanziario e sociale per lo studio dell'astronomia per oltre sei secoli, con la principale motivazione di trovare la data della Pasqua. - ASTRONOMIA: RINASCIMENTO e
RIVOLUZIONE ASTRONOMICA
Durante il Rinascimento ebbe inizio la svolta conosciuta come rivoluzione astronomica, a cominciare dal lavoro di Niccolò Copernico, sostenitore del sistema eliocentrico, fu il primo ad argomentare in maniera scientifica la sua teoria. Il suo lavoro fu difeso, sviluppato e corretto da Galileo Galilei e Keplero. Quest'ultimo fu il primo astronomo a fornire leggi che descrivessero correttamente i dettagli del movimento dei pianeti intorno al Sole, anche se non comprese le cause fisiche delle sue scoperte, chiarite poi in seguito da Newton che elaborò i principi della meccanica celeste e la legge di gravitazione universale, eliminando completamente la distinzione tra i fenomeni terrestri e celesti. - GALILEO GALILEI (1564 - 1642): ELIOSCOPIO e la scoperta delle MACCHIE SOLARI
- Nell’estate del 1609 Galileo Galilei venne a conoscenza di alcuni occhialai olandesi che avevano realizzato un curioso strumento ottico (il cannocchiale):
un tubo munito alle estremità di due lenti, guardando attraverso il quale gli oggetti lontani apparivano più vicini. Non appena conobbe i dettagli costruttivi, Galileo si dedicò al perfezionamento dello stesso, riuscendo in pochi mesi ad aumentarne il potere d’ingrandimento. - Fu però verso
l’autunno del 1609 che Galileo compì un atto davvero straordinario: spinto
dalla curiosità scientifica, diresse il proprio cannocchiale verso il
cielo: gli astri conosciuti svelarono fisionomie inattese e nuovi astri si
aggiunsero a quelli del vecchio Cosmo tolemaico. Galileo comprese subito l’inestimabile
valore delle sue scoperte telescopiche e come esse costituissero nuove basi
osservative per promuovere la dottrina copernicana sul moto della Terra.
- Nel 1610 riuscì ad
osservare per la prima volta le macchie solari. Per lo scienziato pisano erano
nubi piatte incollate sulla superficie del Sole; dallo spostamento costante di
esse, dedusse che il Sole doveva ruotare sul proprio asse con velocità
uniforme. L'osservazione delle macchie solari mise in crisi sia la secolare concezione
del Sole come astro perfetto sia l'immutabilità dei cieli, teorie sostenute
dagli aristotelici.
- Nel marzo del 1613 Galileo pubblicò a Roma un resoconto delle osservazioni e riflessioni sulle macchie solari dal titolo “Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari e loro accidenti”. Oggi sappiamo che le macchie solari, spesso riunite in coppie o in gruppi, presentano una forma approssimativamente circolare e spesso frastagliata. Appaiono scure per ragioni di contrasto trattandosi di zone con temperatura inferiore rispetto al resto della superficie solare; emettono dunque meno energia delle regioni circostanti. Le macchie solari possono essere facilmente viste proiettando su un foglio di carta l'immagine del Sole osservata con un telescopio.
- ASTRONOMIA: tra XVII e XIX
secolo
Lo studio del problema dei tre corpi di Euler, Clairaut e D'Alembert portò a ottenere previsioni più precise sui movimenti di Luna e pianeti, e tale studio fu successivamente perfezionato da Lagrange e Laplace, permettendo di ottenere le masse dei pianeti e della Luna dalle perturbazioni che essi esercitavano.
Progressi significativi in astronomia avvennero con l'introduzione di nuove tecnologie, come la spettroscopia e l'astrofotografia. Con l'avvento della spettroscopia fu infatti possibile studiare la natura fisica degli astri, che portò all'astrofisica, ovvero alla fisica applicata allo studio dei corpi celesti.
- ASTRONOMIA: XX secolo
L'esistenza della nostra galassia, la Via Lattea, e la comprensione che essa fosse un ammasso isolato di stelle rispetto al resto dell'Universo, fu provata solamente nel XX secolo, assieme alla scoperta dell'esistenza di altre galassie. Molto presto, grazie all'utilizzo della spettroscopia, ci si accorse che molti oggetti presentavano redshift, venne formulata allora la teoria dell'espansione dell'Universo. L'astronomia teorica portò a speculazioni sull'esistenza di oggetti come i buchi neri e le stelle di neutroni, che furono usati per spiegare fenomeni come quasar, pulsar, blazar e radiogalassie.
Vi racconto l'astronomia - Margherita Hack
martedì 20 ottobre 2020
3 - Cannocchiale: glossario
Il CANNOCCHIALE, la cui lunghezza è data dalla somma delle focali di oculare e obiettivo, è composto da:
- ANELLINO: per fermare posteriormente la lente oculare;
- ANELLINO: per il centraggio dell'oculare;
- OCULARE: lente da 20-50 mm di focale, negativa
piano concava o biconcava
ELIOSCOPIO: lente di vetro affumicato o colorato con facce piane e perfettamente parallele, posizionato davanti all'oculare - ANELLO: per fermare anteriormente la lente oculare;
- TUBO OCULARE: realizzabile in diversi materiali, il suo diametro interno deve essere tale da contenere la lente oculare;
- MANICOTTO: funzione di raccordo fra il tubo oculare e quello principale. Questo manicotto deve rimanere inserito a forza nel tubo principale, ma deve permettere al tubo oculare di scorrere per effettuare la messa a fuoco;
- TUBO PRINCIPALE: realizzabile in diversi materiali, la sua lunghezza deve essere circa pari alla focale dell'obiettivo;
- OBIETTIVO: lente da 500-1000 mm di focale di
forma piano convessa;
- DIAFRAMMA: componente circolare di diametro pari a quello dell’obiettivo, con foro centrale di 15 mm circa di diametro;
- TAPPO: per fermare l'obiettivo, l'elioscopio e il diaframma, con un foro centrale di alcuni millimetri più piccolo dell’obiettivo.
lunedì 19 ottobre 2020
domenica 18 ottobre 2020
1 - Cos’è l’Elioscopio?
Da Enciclopedia Treccani, capiamo che l'elioscòpio consiste in un “dispositivo ottico che si adatta davanti all’oculare di un cannocchiale astronomico per osservare direttamente l’immagine del Sole, senza che l’occhio ne sia offeso. Nella forma più comune è una lastrina di vetro affumicato o colorato con facce piane e perfettamente parallele”.
Da Wikipedia, invece troviamo la definizione dell'elioscopio Herschel, che consiste in "un vetrino trasparente i cui due lati non sono paralleli. Viene utilizzato in astronomia per evitare il surriscaldamento dello strumento durante l'osservazione non diretta. Per l'osservazione diretta l'elioscopio deve quindi essere abbinato ad un filtro solare, l'elioscopio serve solo a proteggere il filtro dal rischio di scoppio"
L'elioscopio, come lente di vetro affumicato o colorato a facce piane parallele, oggi prende il nome di filtro solare
ELIOSCOPIO NEL MONDO
- helioscope (inglese)
- hélioscope (francese)
- helioscopio (spagnolo)
- ヘリオスコープ (giapponese)
- الهليسكوب (arabo)
ETIMOLOGIA
L’origine di questa parola è data dalla composizione di “elio” e “scopio”.
- elio- : dal greco hḗlios, primo elemento di composti formati modernamente, col significato di “sole, solare”.
- -scopio: dal greco -skópion, da skopéō, secondo elemento di composti formati modernamente, per indicare strumenti adatti all'osservazione di determinati fenomeni ( telescopio ), nello specifico quelli usati per eseguire le osservazioni indicate dagli astratti in –scopia.
(Definizioni da Oxford Languages)