Il cannocchiale, in realtà, ha molti e troppi padri. Vanno citati tra i tanti l'ottico tedesco naturalizzato olandese Hans Lippershey, Zacharias Janssen (olandese), Giambattista Della Porta, Keplero e non può mancare Galileo Galilei.
Ciò che è sicuro è che l'invenzione dell'elioscopio è frutto proprio di Galileo Galilei. Il primo decennio del 1600 è un periodo di rilevante importanza per l'astronomia, diversi sono gli studiosi e progettisti (tra cui ottici) che cercano di dar vita a strumenti che possano permettere l'ingrandimento della realtà che ci circonda: a cavallo tra 1608 e 1609, piccoli strumenti per ingrandire le immagini erano in vendita a Parigi, Londra e Milano, è merito di questa proliferazione se si è arrivati alla realizzazione del cannocchiale.
L'elioscopio porta ad una rivoluzione sia nel mondo dell'astronomia che a livello di conoscenze scientifiche. Alcuni pionieri dell'osservazione telescopica eseguirono osservazioni del sole direttamente con il telescopio privo di qualunque protezione, procurandosi danni spesso irreparabili alla vista.
Galileo adottò invece un metodo inventato dal suo allievo Benedetto Castelli che consiste nel proiettare per mezzo del telescopio l'immagine del Sole su un foglio di carta situato a circa un metro dall'oculare. Il metodo, efficace e del tutto sicuro, permetteva così di disegnare con grande esattezza direttamente sul foglio le macchie solari. L'immagine così ottenuta era però specularmente invertita.
Galileo capì anche che era anche possibile osservare direttamente il Sole, ma solo ponendo una lente oscurata davanti all'oculare: l'elioscopio.
Il metodo della proiezione e l'elioscopio si diffusero velocemente nel mondo astronomico, Galileo, oltre ad aver apportato un'innovazione, osservando le macchie solari mise in dubbio il dogma aristotelico dell'immutabilità dei corpi celesti.
fonti 1 - 2
biografia Galileo Galilei